IMAGO 250D
In questo articolo parliamo di una pellicola cinematografica a colori che abbiamo testato e confrontato in dettaglio: La Imago 250D. Si tratta di una pellicola negativa colore derivata dalla celebre Kodak Daylight 250 ISO, appositamente bilanciata per la luce diurna a 5500K. La pellicola è una scelta versatile per fotografi che cercano una resa fedele e prestazioni costanti in diverse condizioni di illuminazione. Si distingue per la sua elevata latitudine di posa, in particolare nelle alte luci, permettendo di mantenere dettagli anche in aree molto luminose. Anche con sottoesposizioni, la grana resta contenuta, offrendo immagini pulite e dettagliate, ideali per sperimentazioni creative.
La resa cromatica mostra una saturazione moderata sui colori complementari come giallo, magenta e ciano, con toni meno intensi ma naturali. Il verde appare meno corposo, mentre l'incarnato è riprodotto in modo piacevole, con una leggera tendenza al caldo. La pellicola gestisce bene i colori più complessi, inclusi quelli della seconda riga del ColorChecker, eccetto alcune sfumature di verde e arancio/giallo, che tendono a risultare meno saturi.
IL TEST AL COLORCHECKER
Nonostante la pellicola sia concepita per la ripresa e la proiezione ed il trattamento non sia ottimizzato per l'uso fotografico, la Vision 250D può essere tranquillamente usata nelle riprese fotografiche risultati ottimi. La fedeltà cromatica è buona, generalmente morbida con una saturazione poco accentuata. I verdi potrebbero risultare meno naturali mentre sono molto buoni i blu ed eccellenti i rossi i gialli. L'incarnato è tendenzialmente caldo.
Le pellicole cinematografiche hanno una
latitudine di esposizione inferiore rispetto alle
pellicole ad uso fotografico. In
sovraesposizione si manifesta una dominante
gialla man mano sempre più marcata: a +4
stop è ancora possibile correggere l'equilibrio
cromatico ma si è al limite per mantenere una
buona resa dei colori. Come tutte le pellicole
la sottoesposizione è il maggior pericolo per la
qulità dell'immagine, bastano un paio di stop
di errore per perdere luminosità e contrasto
cromatico rovinando l'immagine.
+4 Stop
-2 Stop
La grana al microscopio
La grana è della Imago 250D è molto piccola rispetto alla sensibilità di targa. Questo perché il trattamento ECN-2 è stato pensato per ridurre al minimo la grana che, nella proiezione cinematografica su grande schermo, è un fattore determinante per la qualità dell'immagine. Nella valutazione della grana non bisogna considerare le macchie nerastre di forma più circolare che sono delle microbolle rimaste intrappolate nell'emulsione. La struttura "a grana" dell'immagine a colori è data dalle macchie colorate nei colori giallo, magenta e ciano che, quando sovrapposte si sommano dando vita ai colori primari rosso, verde e blu.
and then Add to Home Screen.