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COSA NE PENSIAMO DELLA KENTMERE PAN 200? (copia)

IL TEST SENSITOMETRICO    

Recentemente la Harman ha introdotto la Kentmere Pan 200 andando a completare la linea di pellicole di fascia economica inserendosi tra la Kentmere 100 e la Kentmere 400. Nel datasheet della pellicola si legge che con i tempi di sviluppo suggeriti si ottiene un contrasto medio-alto, una scelta che forse strizza l'occhio alle moderne tendenze di avere negativi piuttosto contrastati più adatti forse alla scansione che alla stampa analogica. La pellicola è stata testata usando la gamma di sviluppi in bianco e nero di Ars-Imago.

Anche se il datasheet della Kentmere Pan 200 riporta una sensibilità di 200 ISO, durante il test sensitometrico la sensibilità misurata usando gli stessi parametri della norma ISO 6:19931 è stata di 80-100, a seconda del rivelatore usato. Come già anticipato per alcuni rivelatori e alcune diluizioni non è stato possibile ottenere gradienti di contrasto bassi senza diminuire i tempi di sviluppo al di sotto della soglia di sicurezza di 5 minuti. Nello specifico lo sviluppo Ars-Imago FE in diluizione 1+1 e lo sviluppo Ars-Imago #9 in diluizione 1+25 danno negativi con un contrasto alto già dopo soli 4 minuti di sviluppo, per cui l'uso di queste diluizioni non è consigliabile nel caso si stiano fotografando soggetti ad alto contrasto.

    LE CURVE 

Ars-Imago FE 1+1  - Questo sviluppo è ha base di dimezone e acido ascorbico, una combinazione di agenti rivelatori introdotta da relativamente poco tempo e che si è subito dimostrata in grado di fornire risultati di ottimo livello riducendo l'impatto ambientale degli sviluppi fotograFIci. Come già detto in questa diluizione lo sviluppo è troppo energico, o meglio è la Kentmere 200 ad essere una pellicola più reattiva della media, per dopo solo 4 minuti di sviluppo il gradiente di contrasto è di 0.66, ben più alto del valore di 0.5 che è considerato normale. Le curve caratteristiche hanno un andamento lineare no alle alteluci, senza segno di compensazione da parte del rivelatore, e un piede piuttosto corto indice di buona separazione tonale sulle ombre.


Ars-Imago FE 1+3 - Alla diluizione di 1+3 l'energia dello sviluppo è ancora piuttosto alta tanto che un tempo di sviluppo di soli 4 minuti genera un gradiente di contrasto già di 0.53, al limite di quello che può considerarsi un gradiente normale. L'FE anche se diluito è un rivelatore che si dimostra molto energico per la Kentmere 200 fornendo negativi dal contrasto brillante ma che potrebbero risultare dicoltosi nella restituzione della scala tonale sia in stampa che in acquisizione con scanner di fascia bassa. Sarebbe interessante provare questa pellicola con diluizioni più alte di questo sviluppo. Buona lo sfruttamento della sensibilità.


Ars-Imago #9 - 1+25 Questo rivelatore è derivato dalla originale formulazione del Rodinal, è uno sviluppo molto versatile le cui caratteristiche possono essere pilotate con la diluizione, dato che la formulazione rimane ancora attiva anche a diluizioni molto spinte. A 1+25 lo sviluppo è molto energico e, come nsi casi sopra, i gradienti di sviluppo sono elevato anche con tempi di sviluppo ridotti al minimo. A questa diluizione valgono le stesse considerazioni fatte per l'FE 1+1 anche se l'#9 disegna la curva in maniera un po' diversa, allungando il piede con una tendenza a rendere i toni scuri ancora più cupi. Come tutti i cloni del Rodinal anche in questo caso lo sfruttamento della sensibilità non è il punto forte di questo rivelatore.

Ars-Imago #9 - 1+50 A questa diluizione la pellicola diventa usabile anche con soggetti contrastati, permettendo una buona modulazione del gradiente di contrasto variando i tempi di sviluppo. L'inviluppo della curva caratteristica mostra un allungamento del piede, caratteristica di questa tipologia di sviluppi, e uno scarso sfruttamento della sensibilità eettiva della pellicola che con i derivati del Rodinal deve essere sempre sostenuta con un leggero aumento dell'esposizione.


Ars-Imago FD - 1+39 Diluizione standard di questo rivelatore molto essibile, a questa diluizione ore un buon gradiente di contrasto con tempi di sviluppo molto brevi e per cui rimane una scelta limitante nel caso si vogliano compensare soggetti ad alto contrasto. Molto buono lo sfruttamento della sensibilità e la curva caratteristica mostra una certa tendenza a compensare le alteluci cosa che può rendere di più facile gestione negativi molto densi.


Ars-Imago FD 1+59 - Aumentando la diluizione dell'FD è possibile gestire lo sviluppo della Kentmere 200 per adattarlo a quasi tutte le situazioni di contrasto della scena fotografata. Lo sfruttamento della sensibilità rimane buono e la curva caratteristica mostra un andamento tipico degli sviluppi compensatori, con un abbassamento in corrispondenza delle tonalità grigio-chiare.


Ars-Imago FE 1+1  - Questo sviluppo è ha base di dimezone e acido ascorbico, una combinazione di agenti rivelatori introdotta da relativamente poco tempo e che si è subito dimostrata in grado di fornire risultati di ottimo livello riducendo l'impatto ambientale degli sviluppi fotograFIci. Come già detto in questa diluizione lo sviluppo è troppo energico, o meglio è la Kentmere 200 ad essere una pellicola più reattiva della media, per dopo solo 4 minuti di sviluppo il gradiente di contrasto è di 0.66, ben più alto del valore di 0.5 che è considerato normale. Le curve caratteristiche hanno un andamento lineare no alle alteluci, senza segno di compensazione da parte del rivelatore, e un piede piuttosto corto indice di buona separazione tonale sulle ombre.


Ars-Imago FE 1+3 - Alla diluizione di 1+3 l'energia dello sviluppo è ancora piuttosto alta tanto che un tempo di sviluppo di soli 4 minuti genera un gradiente di contrasto già di 0.53, al limite di quello che può considerarsi un gradiente normale. L'FE anche se diluito è un rivelatore che si dimostra molto energico per la Kentmere 200 fornendo negativi dal contrasto brillante ma che potrebbero risultare dicoltosi nella restituzione della scala tonale sia in stampa che in acquisizione con scanner di fascia bassa. Sarebbe interessante provare questa pellicola con diluizioni più alte di questo sviluppo. Buona lo sfruttamento della sensibilità.


Ars-Imago #9 - 1+25 Questo rivelatore è derivato dalla originale formulazione del Rodinal, è uno sviluppo molto versatile le cui caratteristiche possono essere pilotate con la diluizione, dato che la formulazione rimane ancora attiva anche a diluizioni molto spinte. A 1+25 lo sviluppo è molto energico e, come nsi casi sopra, i gradienti di sviluppo sono elevato anche con tempi di sviluppo ridotti al minimo. A questa diluizione valgono le stesse considerazioni fatte per l'FE 1+1 anche se l'#9 disegna la curva in maniera un po' diversa, allungando il piede con una tendenza a rendere i toni scuri ancora più cupi. Come tutti i cloni del Rodinal anche in questo caso lo sfruttamento della sensibilità non è il punto forte di questo rivelatore.

Ars-Imago #9 - 1+50 A questa diluizione la pellicola diventa usabile anche con soggetti contrastati, permettendo una buona modulazione del gradiente di contrasto variando i tempi di sviluppo. L'inviluppo della curva caratteristica mostra un allungamento del piede, caratteristica di questa tipologia di sviluppi, e uno scarso sfruttamento della sensibilità eettiva della pellicola che con i derivati del Rodinal deve essere sempre sostenuta con un leggero aumento dell'esposizione.


Ars-Imago FD - 1+39 Diluizione standard di questo rivelatore molto essibile, a questa diluizione ore un buon gradiente di contrasto con tempi di sviluppo molto brevi e per cui rimane una scelta limitante nel caso si vogliano compensare soggetti ad alto contrasto. Molto buono lo sfruttamento della sensibilità e la curva caratteristica mostra una certa tendenza a compensare le alteluci cosa che può rendere di più facile gestione negativi molto densi.


Ars-Imago FD 1+59 - Aumentando la diluizione dell'FD è possibile gestire lo sviluppo della Kentmere 200 per adattarlo a quasi tutte le situazioni di contrasto della scena fotografata. Lo sfruttamento della sensibilità rimane buono e la curva caratteristica mostra un andamento tipico degli sviluppi compensatori, con un abbassamento in corrispondenza delle tonalità grigio-chiare.


LA GRANA    

     

     

CONCLUSIONI    


La Kentmere Pan 200 è una pellicola dal sapore classico e si inserisce perfettamente all'interno della linea delle pellicole Kentmere andando a colmare il gap di sensibilità tra la 100 e la 400.Soprattutto a livello di grana e di pasta dell'immagine ha comunque una sua identità che la differenzia dalle sorelle.

Se la K-400 ricorda da vicino la resa nebbia di Londra delle vecchie pellicole Ilford di alta sensibilità, forse delle tre è proprio la K-100 quella ad avere meno carattere; non abbastanza grainless da far gridare per la pulizia dell'immagine negli ingrandimenti più spinti, ma neanche abbastanza sensibile da permettere scatti a mano libera in condizioni di luce difficile, lasciando spazio alla nuova K-200 nella nicchia della sensibilità media, con una resa più pulita rispetto alla vistosa granulosità della K-400 e una maggior essibilità in condizione di ripresa mista.


Differenze tra Imago250D, Kodak Portra 400 e CineStill 400D (copia)

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