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Test Harman Phoenix 200
Il nostro test a cura di Diego Ranieri


Scansione e stampa





Nella foto in basso vi mostriamo le immagini al microscopio della grana della Portra 400 a confronto con la Phoenix 200. La grana della pellicola Kodak è tabulare mentre quella della Phoenix 200 è "classica". La differenza delle dimensione è evidente. La grana della Phoenix è molto visibile. La grana delle pellicola a colori non è come quella delle pellicole in bianco e nero ed ha un aspetto di una texture sovrapposta alle campiture cromatiche, che ricorda un retino tipografico. E' davvero tanta e molto visibile, ma è sopportabile e se ben sfruttata può rappresentare un punto di forza e non un difetto.


 


IN CONCLUSIONE

Alto contrasto neri chiusi e luci forti. Riproduzione squillante di alcuni colori e la resa desaturata di altre sfumature. La texture della grana che impartisce una certa "ruvidezza" ma anche una sensazione di nitidezza e  l'alonatura delle luci. Tutto questo rende la Phoenix 200 una pellicola dalla firma unica, che sicuramente non passa inosservata. Il potenziale c'è: se si è alla ricerca di una resa cromatica impeccabile, alta nitidezza e pulizia dell'immagine, ci sono già molte pellicole tra cui scegliere. Ma se si vuole scattare con una pellicola colore divertente, dalla resa non convenzionale, la Phoenix è la scelta giusta.


Se vuoi saperne di più dai un'occhiata al nostro articolo sulla storia della pellicola e alla nostra gallery, cliccando sulle parole in evidenza!

Il COLORCHEKER
Come si valuta la resa di una pellicola?

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