Harman Phoenix 200 TEST
Siamo lieti di condividere il test della pellicola Harman Phoenix 200, curato da Diego Ranieri!
Scorrendo l'articolo troverai una sintesi delle informazioni principali ma puoi leggere il test completo pubblicato su analogica.it.
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CARATTERISTICHE
Come detto nel nostro articolo dedicato, la Phoenix è una pellicola sperimentale in edizione limitata e rappresenta il primo passo del percorso verso il colore della Harman. La Phoenix ha caratteristiche che non trovano riscontro in nessuna pellicola a colori negativa nella storia recente. Si distingue per un contrasto molto alto e una grana particolarmente visibile per una 200 ISO. La resa cromatica è peculiare: essa è dovuta all'assenza della maschera arancione e dello stato antialone. Si tratta di una pellicola a colori negativa, che si può sviluppare con il processo c-41, in casa oppure in qualsiasi laboratorio.
Scansione e stampa
La pellicola è chiaramente indirizzata a nuovi modi di utilizzo della fotografia analogica, si presta bene alla scansione. Sul sito della Harman sono riportate le indicazioni per le tarature degli scanner industriali ma anche per chi scansiona in proprio. La Phoenix si comporta bene anche nella stampa tradizionale. L'assenza della maschera arancione costringe a filtrature inusuali, ma una volta trovata quella corretta i risultati sono buoni. Nella stampa il contrasto troppo elevato della pellicola potrebbe essere un problema, per cui bisogna aspettarsi neri chiusi e alte luci piuttosto forti. In scansione, invece, si possono recuperare maggiormente gli estremi della gamma tonale. La dimensione della grana agevola molto la messa a fuoco, generalmente problematica con le pellicole a colori.
La grana a confronto
Nella foto in basso vi mostriamo le immagini al microscopio della grana della Portra 400 a confronto con la Phoenix 200. La grana della pellicola Kodak è tabulare mentre quella della Phoenix 200 è "classica". La differenza delle dimensione è evidente. La grana della Phoenix è molto visibile. La grana delle pellicola a colori non è come quella delle pellicole in bianco e nero ed ha un aspetto di una texture sovrapposta alle campiture cromatiche, che ricorda un retino tipografico. E' davvero tanta e molto visibile, ma è sopportabile e se ben sfruttata può rappresentare un punto di forza e non un difetto.