PELLICOLE SCADUTE:
UNA GUIDA ALL'UTILIZZO
Una delle domande più diffuse tra fotografi alla ricerca di sperimentazione è sull’uso corretto delle pellicole scadute. Può capitare di trovare pellicole fuori produzione o vecchi stock in sconto ma è importante sapere come gestirle per ottenere il meglio dai tuoi scatti. Con questo articolo vogliamo darti qualche dritta per non essere in balia della pellicola, provando ad esporre al meglio un film scaduto.
COSA SIGNIFICA PELLICOLA SCADUTA?
Come possiamo notare, rigirando qualsiasi confezione di un rullino tra le mani, le pellicole fotografiche hanno una data di scadenza indicata dal produttore sulla confezione. La scadenza segnala il momento in cui la pellicola dovrebbe teoricamente iniziare a deteriorarsi, portando a una sorta di de-sensibilizzazione e dunque ad una riduzione della qualità delle immagini. Ciò che accade dopo la data di scadenza è che i materiali fotosensibili (come i cristalli di argento nella pellicola), cominciano a degradarsi e ciò causa un'alterazione del modo in cui la pellicola reagisce alla luce. L'argento, chimicamente ridotto, crea un velo: primo fattore di invecchiamento delle pellicole e responsabile della perdita di contrasto delle pellicole scadute.
Nonostante questo le pellicole fotografiche, anche se sono state progettate per essere utilizzate entro una certa data, non perdono completamente la loro capacità di catturare immagini. Inoltre è importante sapere che i produttori indicano una data di scadenza piuttosto conservativa, proprio perché non possono prevedere come verranno conservate le pellicole dopo la vendita.
EFFETTI CREATIVI
Cioè che attrae nell’utilizzo delle pellicole scadute è la possibilità di ottenere effetti unici e imprevedibili, spesso slegati totalmente dalla emulsione originaria della pellicola. Ad esempio, una delle caratteristiche tipiche delle pellicole a colori scadute è lo sbiadimento, con i colori che appaiono più tenui o spenti. Questo può creare un'immagine rovinata con un effetto marcatamente vintage. Molte pellicole scadute mostrano inoltre una forte dominante di colore. Ad esempio, per quanto riguarda le pellicole a colori, uno degli strati della pellicola può deteriorarsi, lasciando spazio ad aloni verdastri o magenta. Assistiamo ad una significativa riduzione di contrasto che può dare un aspetto più morbido alle immagini.
L' aumento della grana diviene evidente nelle pellicole scadute, specialmente con pellicole ad alta sensibilità. Questo aggiunge una texture interessante che può dare un tocco e misterioso alle foto. Oltre ai cambiamenti di colore e contrasto e grana, possono apparire artefatti visivi come macchie, striature o bagliori. Questi difetti casuali possono rendere ogni immagine unica, imprevedibile e carica di carattere.
"1 STOP OGNI 10 ANNI", MITO O REALTÀ?
Una regola generale e molto diffusa, per scattare correttamente le pellicole scadute, è di sovraesporre di 1 stop per ogni decennio passato dalla scadenza. Ad esempio, se stai usando una pellicola scaduta da dieci anni, dovresti impostare la tua fotocamera per esporre la pellicola con un ISO inferiore (es. se scatti con una pellicola ISO 400 imposta gli ISO a 200).In realtà questa abitudine è da prendere con cautela. La resistenza all'invecchiamento di una pellicola non è una scienza esatta e varia da marca a marca (da una Scotch, una Tura o anche una Konica vecchia di 30 anni se ne cava ben poco rispetto ad una Kodak o una Fuji). Anche tra diverse tipologie di pellicole dello stesso marchio potrebbero esserci differenze sostanziali, legate soprattutto alla sensibilità. Come abbiamo già detto dipende tutto dalla conservazione. Ha poco senso dare delle indicazioni standard sulla base di un invecchiamento contingente alla pellicola, teniamo presente che se lasciamo una pellicola fresca tre giorni in un'auto parcheggiata al sole in estate, la troveremo già bella che "scaduta".Eppure il consiglio ha una certa validità. Essa risiede nel fatto che sovraesporre è una buona abitudine fotografica valida a prescindere e, nel caso in cui sia presente il velo tipico delle pellicole scadute, ci aiuta entro certi limiti ad alzare l'informazione dell'immagine fotografata sopra il rumore del velo dell'invecchiamento. Quindi sì va sempre bene insistere con una leggera sovraesposizione ma occhio a non farne una legge sempre valida!
Una regola generale e molto diffusa, per scattare correttamente le pellicole scadute, è di sovraesporre di 1 stop per ogni decennio passato dalla scadenza. Ad esempio, se stai usando una pellicola scaduta da dieci anni, dovresti impostare la tua fotocamera per esporre la pellicola con un ISO inferiore (es. se scatti con una pellicola ISO 400 imposta gli ISO a 200).
In realtà questa abitudine è da prendere con cautela. La resistenza all'invecchiamento di una pellicola non è una scienza esatta e varia da marca a marca (da una Scotch, una Tura o anche una Konica vecchia di 30 anni se ne cava ben poco rispetto ad una Kodak o una Fuji). Anche tra diverse tipologie di pellicole dello stesso marchio potrebbero esserci differenze sostanziali, legate soprattutto alla sensibilità. Come abbiamo già detto dipende tutto dalla conservazione. Ha poco senso dare delle indicazioni standard sulla base di un invecchiamento contingente alla pellicola, teniamo presente che se lasciamo una pellicola fresca tre giorni in un'auto parcheggiata al sole in estate, la troveremo già bella che "scaduta".
Eppure il consiglio ha una certa validità. Essa risiede nel fatto che sovraesporre è una buona abitudine fotografica valida a prescindere e, nel caso in cui sia presente il velo tipico delle pellicole scadute, ci aiuta entro certi limiti ad alzare l'informazione dell'immagine fotografata sopra il rumore del velo dell'invecchiamento. Quindi sì va sempre bene insistere con una leggera sovraesposizione ma occhio a non farne una legge sempre valida!