DIFFERENZE TRA LE PELLICOLE
DIFFERENZE TRA LE PELLICOLE
In questo articolo più tecnico andiamo a vedere le differenze tra la Imago250, la Kodak Portra 400 e la CineStill 400D, tutte pellicole ottime di fascia alta e definibili professionali.
Imago250, Kodak Portra 400 o CineStill 400D: quale scegliere?
Colori e resa tonale
Imago250: mostra un'ottima saturazione, i colori sono naturali e ben bilanciati, con una leggera enfasi sui toni caldi. La resa della pelle è morbida e cinematografica, simile alla Kodak Portra ma con una saturazione più contenuta e meno contrasto.
Kodak Portra 400: famosa per la sua resa morbida e naturale, con toni della pelle caldi e fedeli alla realtà. Perfetta per ritratti e fotografia di moda grazie alla sua gamma dinamica molto ampia.
CineStill 400D: ha un look più cinematografico, con colori più vibranti e un leggero alone rosso dovuto alla rimozione del remjet. Ottima per scene notturne e per chi cerca un aspetto più "dreamy" e nostalgico.
IMAGO 250 - LATITUDINE DI ESPOSIZIONE
Le pellicole cinematografiche hanno una latitudine di esposizione inferiore rispetto alle pellicole ad uso fotografico. in sovraesposizione si manifesta una dominante gialla man mano sempre più marcata: a +4 stop è ancora possibile correggere l'equilibrio cromatico ma si è al limite per mantenere una buona resa dei colori. Come tutte le pellicole la sottoesposizione è il maggior pericolo per la qualità dell'immagine, bastano un paio di stop di errore per perdere luminosità e contrasto cromatico rovinando l'immagine.
PORTRA 400 - LATITUDINE DI ESPOSIZIONE
La latitudine alla sovraesposizione di questa pellicola è incredibile, anche meglio della sorella meno sensibile. Addirittura la sovraesposizione mitiga alcuni punti deboli della Portra 400, come la saturazione cromatica (la maggiore esposizione comporta anche una maggiore produzione di coloranti all'interno dell'emulsione e quindi una maggiore saturazione dei colori). Per contro è assai scarsa nel sopportare sottoesposizioni tanto che a -2 la qualità dell'immagine è insufficiente. La capacità della Portra 400 di incassare sovraesposizioni di +4 stop senza neanche perdere equilibrio cromatico la rende una pellicola a "sensibilità variabile" nel range 25-400 ISO, potendo così affrontare situazioni di ripresa estiva in piena luce senza arrivare ai diaframmi più chiusi; sarà sufficiente ridurre il valore di sensibilità sull'esposimetro e ottenere in ogni caso immagini di qualità più che buona.
CINESTILL 400D - LATITUDINE DI ESPOSIZIONE
Le pellicole cinematografiche di più delle variazioni di esposizione rispetto alle cugine fotografiche. La CineStill 400D anche se sviluppata in C-41 è una pellicola di derivazione cinematografica ed è chiaro lo slittamento cromatico verso il giallo in caso di sovraesposizione e verso il blu/violetto in caso di sottoesposizione.
Nel cartello del +3 stop i campioni del bianco e delle tonalità più chiare mostrano evidenti i segni di luce diffusa a causa della mancanza del rem-jet nelle pellicole commercializzate da CineStill viene rimosso dalla casa.
Grana e nitidezza
Imago 250
Qui la grana è molto discreta, quasi impercettibile in condizioni di buona illuminazione e Meno evidente rispetto alla CineStill 400D e alla Kodak Portra 400, grazie alla tecnologia avanzata della serie Vision3. Nella valutazione della grana non bisogna considerare le macchie nerastre di forma più circolare che sono delle microbolle rimaste intrappolate nell'emulsione. La struttura "a grana" dell'immagine a colori è data dalle macchie colorate nei colori giallo, magenta e ciano che, quando sovrapposte si sommano dando vita ai colori primari rosso, verde e blu. La grana è molto piccola rispetto alla sensibilità di targa, è ipotizzabile che il trattamento eCN-2 sia stato pensato per ridurre al minimo la grana che, nella proiezione cinematografica su grande schermo, è un fattore determinante per la qualità dell'immagine.
Portra 400
Ha una grana fine e uniforme, ideale per immagini pulite e dettagliate anche in condizioni di scarsa illuminazione. Nella valutazione della grana non bisogna considerare le macchie nerastre di forma più circolare che sono delle microbolle rimaste intrappolate nell'emulsione.
Grana buona per una 400 ISO, non eccessivamente invadente comincia a rivelarsi con ingrandimenti medio alti.
CineStill 400D
Presenta una grana leggermente più pronunciata, il che contribuisce a dare un look vintage e un po' più "crudo" alle immagini. Nella valutazione della grana non bisogna considerare le macchie nerastre di forma più circolare che sono delle microbolle rimaste intrappolate nell'emulsione. La grana è piuttosto grande rispetto alle altre pellicole di pari sensibilità anche se molto "fioccosa" cosa che la rende meno percepibile.
Uso in condizioni di luce difficili
Imago250: ha una gamma dinamica molto ampia, il che significa che riesce a catturare dettagli sia nelle alte luci che nelle ombre senza perdere troppa informazione. Le ombre tendono a essere molto pulite e dettagliate, con una grana fine e poco rumore rispetto ad altre pellicole della stessa sensibilità.
Kodak Portra 400: eccelle sia in luce naturale che in ombra, offrendo un'elevata gamma dinamica e una buona capacità di recupero nelle alte luci.
CineStill 400D: più sensibile alla luce diretta e alle fonti artificiali, spesso produce un bagliore caratteristico (halation) intorno alle luci forti, che può essere un effetto artistico desiderato o un limite a seconda dell'uso.
Conclusione
Se cerchi una pellicola affidabile e versatile per ritratti e paesaggi con una resa cromatica naturale, la Kodak Portra 400 è la scelta ideale o in alternativa la Imago250.
Se invece vuoi un look più cinematografico con colori più saturi e un effetto di bagliore sulle luci, la CineStill 400D potrebbe essere la pellicola giusta per te.
Qualunque sia la tua scelta, entrambe offrono risultati eccezionali per chi ama la fotografia analogica!